La Repubblica dei rosiconi…

maranello

Ora, a mente fredda e senza intento polemico, vorrei dare uno spunto per una riflessione sul vertice Italia-Germania a Maranello.

PRIMA
Per giorni, alcuni nostri concittadini sul web non hanno fatto altro che polemizzare (e fin qua va bene), insultare ed offendere con parole fuori luogo (e qua meno bene).
Poi c’è stato chi s’è inventato la storia che s’erano spesi dei soldi per le ciotole per i cani della Merkel (li avete visti voi i suoi cani? mah!),
C’è stato chi era convinto che togliessero i cassonetti, non come logica misura di sicurezza, ma perchè dovevamo dimostrare ai tedeschi bleffando che noi non produciamo rifiuti,
C’è stato chi malediceva il Comune per lo spostamento del mercato settimanale, che verrà recuperato a breve, o perchè un paio di strade sarebbero state chiuse alle macchine per qualche ora, quando per il giugno maranellese se ne chiudono ben di più e più a lungo!
C’è stato persino chi ha ritenuto di fare comunicati stampa in cui proponeva che invece che a Maranello il vertice si tenesse in mezzo al mare per ridurre costi e disagi.

DOPO
Il giorno dopo spero invece che molti abbiano invece compreso il risalto che ha avuto il nome della nostra città (che ricordo è una città che vive anche, ma non solo, di turismo!) grazie ad un vertice con 12 ministri di due paesi che insieme fanno più di 150 milioni di abitanti.
Ma soprattutto vorrei sperare che, anche chi faceva polemica, in fondo riconosca l’importanza degli accordi nati proprio qui. Aldilà dei 100.000.000.000€ di scambi commerciali tra le due nazioni (ho scritto tutti gli zeri così si fa meglio il paragone con i 1.500€ delle bandiere, spesi per rendere dignitoso il nostro paese durante una vetrina internazionale), ci sono anche gli accordi per la ricostruzione delle aree terremotate e quello del dramma di milioni di migranti che devono trovare soluzione al più presto.
I costi ci saranno anche stati (immagino per lo Stato e per la Ferrari, molto meno invece per il Comune di Maranello, com’è giusto che sia), ma non concepisco come ci si possa focalizzare solo su quelli, senza mettere sul piatto della bilancia tutto il resto, che oggettivamente è certamente più di sostanza.
Da oggi ognuno potrà a tornare a dire la sua, ma spero con un altro approccio.
Il 31 agosto 2016, Maranello è stata definita “simbolo della modernità” e “culla dell’Europa”: non risolverà di colpo tutti i nostri problemi, ma faccio fatica a capire come possa essere percepita come una cosa negativa. Che ci piacciano Renzi e la Merkel o meno, che riteniamo efficaci le politiche che metteranno in campo o meno, questa data rimarrà comunque nella storia della Maranello repubblicana e non solo.
Sta a noi decidere se continuare a perdere tempo in lamentazioni permanenti e in alcuni casi volgari e pertanto inutili, oppure decidere se alzare di livello la discussione con critiche costruttive e coerenti.

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