Aprirsi per non morire…

Spero almeno avremo l’onestà intellettuale, finite queste primarie, di riconoscere che le regole per l’accesso al voto sono semplicemente allucinanti. Allucinanti per chi è (o era) intenzionato a votare o ancor di più per i volontari che saranno impegnati la giornata (o le giornate) della consultazione. Registrarsi on-line equivale a NON registrarsi: ok. Ci sono elettori che stanno girando la provincia per andare in uno dei 7 uffici elettorali del PD, senza che sia stata diffusione delle aperture dei singoli circoli: ok. Altri si stanno recando agli uffici elettorali dei Comuni! (E vorrei vedere la faccia dei dipendenti comunali…): ok. Tutto questo in nome di non si sa ben cosa, visto che nelle precedenti primarie mai s’era ideato un sistema così farraginoso. All’obiezione che dovremo controllare meglio “chi entra in casa nostra” rispondo subito: non è riducendo l’accesso al voto che si riducono le eventuali infiltrazioni, E’ L’ESATTO CONTRARIO! Chi ha interessi che non siano quelli della condivisione politica del progetto di centrosinistra, non si faranno certo intimidire dalle regole astruse, chi viene pagato per inquinare il voto, ancora meno! Si ottiene come risultato il calo della partecipazione, che in un  periodo di diffidenza verso la politica come questo è davvero come tirarsi la zappa sui piedi. Calando la partecipazione degli elettori veri ma meno fidelizzati alla macchina dell’organizzazione e meno propensi a seguire tutti gli step regolamentari, si ottiene l’aumento dell’influenza percentuale di quei voti “falsi” che fisiologicamente ci saranno comunque con qualsiasi regolamento! Resta da sperare che questo regolamento rimanga un caso isolato e che il grande spirito di partecipazione del “popolo delle primarie” sia più forte di certe burocrazie anche in un momento delicato come questo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *