A me che il buon Di Maio eventualmente non sappia in che regione si trovi Matera interessa fino ad un certo punto (ah dalla via: tenerissima la difesa d’ufficio di Emiliano, che proprio con la sua risposta aveva dato motivo di dubitare delle scarse conoscenze geografiche di Luigino, ma davvero: chissenefrega!).
Quello che è indecente e per cui si deve gridare allo scandalo è che il vice-premier, nonchè capo-politico del primo partito d’Italia ormai saldamente al governo di questo paese, continui ad urlare al complotto dei poteri forti e dei giornalisti corrotti che darebbero risalto alla presunta gaffe, solo per metterlo in cattiva luce.
BASTA CON LE CAZZATE! Di Maio pensi a governare (cosa che non sta facendo) e vedrà che forse s’inizierà a parlare delle azioni del “governo del cambiamento” e non delle sue possibili gaffe.
BASTA COL VITTIMISMO! Soprattutto da parte di chi , come lui, Di Battista, Salvini, ecc… per anni hanno strumentalizzato e diffuso qualsiasi news (vera o falsa che fosse!) per guadagnare consenso politico (chi la fa l’aspetti…).
Non ci vogliano far credere lorsignori (lui e quell’altro che fa il martire aprendo le buste a lui dirette dalla Procura in diretta Facebook) di essere sempre nei pensieri dei “poteri forti” (ammesso che esistano), semplicemente nell'”epoca del web” (di cui sono il principale risultato…), ogni buffonata diventa virale, senza che dietro ci siano necessariamente complotti vari.
Non erano di certo i poteri forti a cercare di screditare i governi precedenti quando i Cinque Stelle e la Lega facevano la malora on-line e non lo sono nemmeno adesso.
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Interrogazione comunale sulla situazione in Ondulati Maranello
I lavoratori della ditta Ondulati Maranello da mesi vivono in uno stato d’incertezza. Nel Consiglio Comunale del 21 luglio scorso, ho presentato un’interrogazione per chiedere all’Amministrazione comunale di Maranello un aggiornamento e di continuare a seguire, come ha fatto finora, la situazione, cercando di stimolare, insieme agli enti competenti in materia (Direzione Provinciale del Lavoro ed INPS) una soluzione positiva.
Save Greece!
Quello che sto per scrivere forse per molti non avrà politicamente senso: ma penso che sia più legittimo che Tsipras rimetta al popoli greco la decisione sulla trattativa per la ristrutturazione del debito. Ma una volta che un capo di governo, di sua iniziativa (e non perché proposto da altri, cosa che cambierebbe e di molto la situazione!), indice un referendum, allora penso che non dovrebbe dare indicazioni di voto.
Se legittimamente non ritieni di fare una scelta e chiedi al popolo di farlo per te (che è il massimo in una democrazia, sia ben inteso), allora non dici cosa devono votare, perché vuol dire che allora un’idea ce l’hai. E potrebbe sembrare che forse cerchi una via d’uscita decorosa, visto come i sondaggi diano in vantaggio i “SI” all’accordo con la “troika”. Questo non significa che l’Europa non debba muoversi diversamente sul “dramma Grecia”, anzi dovrebbe eccome. Ma la Grecia è davvero in bilico e buttare ogni palla in calcio d’angolo non può essere una tattica da usare per tutti i 90 minuti.
Save Renzi!
Ci risiamo! Il PD prende una sonora batosta elettorale e Renzi (ormai mistificatore anche di sè stesso), dà la colpa alla “sinistra” (aspè…dove l’ho già sentita questa?) mentre ovviamente si auto-assolve.
Poi vedi che la sinistra in Spagna alle amministrative ha appena ottenuto un risultato stratosferico e che Renzi ha imposto al Parlamento una legge elettorale demenziale come l’Italicum, che probabilmente consegnerà il paese a Grillo o a Salvini.
E invece che fare autocritica, il segretario/premier dice “Basta primarie” per paura di essere messo in discussione, dopo averle pretese in ogni sede per arrivare alla segreteria del PD (e, in modo un po’ improprio, anche alla Presidenza del Consiglio). Si vuole fare del PD un partito modello USA, poi ci si blinda e si pontifica con fare tipicamente italico, cercando di dare la colpa a tutto e a tutti (Casson, Paita, Marino, la sinistra, le primarie, i gufi, i sindacati, gli insegnanti, ecc…) senza mai mettersi in discussione.
Qualcosa s’è rotto e va aggiustato al più presto. Il potere per il potere non è mai servito a nessuno, se non a chi aveva l’illusione di esercitarlo. E intanto l’Italicum incombe… Mamma mia…
Regionali 2015: è finita la luna di miele?
Non credo che queste elezioni regionali sanciranno la “fine” del renzismo, ma di certo ne certificano il suo fallimento.
Un dato su tutti: Il PD vince SOLO laddove la destra s’è presentata divisa, a parte l’Umbria “rossa” dove c’è mancato un pelo! Le uniche due regioni in cui il PD ha perso poi (anzi “stra-perso” visto che si toccano le percentuali peggiori di sempre per il centrosinistra sia in Veneto che in Liguria!), sono le uniche due in cui le candidate governatrici erano fortemente caratterizzate come “renziane” e dove Renzi stesso ha speso in prima persona molte energie in campagna elettorale. Batoste durissime con percentuali del 20% sotto le Europee e di almeno il 10% sotto le già conservative aspettative pre-elettorali, un elettorato che non viene ri-attivato, percentuali ampiamente sotto il PD “vecchia ditta” e un’affluenza abbastanza deprimente.
L’arroganza del premier, unita alla miopia dei suoi sostenitori “pasdaran”, hanno portato la nave democratica su una rotta che evidentemente non è più riconosciuta dalla maggior parte del suo elettorato, rivitalizzato il M5S in tutte le regioni (dato molto significativo per le Regionali!) e portato il centrodestra, decotto ed esploso, a contendere alcune “regioni rosse”.
La spinta al cambiamento dei primi mesi del governo Renzi è evidentemente svanita con gli ultimi provvedimenti e vicende. Ora non resta che correggere la rotta, Renzi se ne dovrà rendere conto e se deciderà finalmente di integrare la sua capacità comunicativa con approcci diversi e politiche più consone al partito che dice di rappresentare e al programma con cui ha vinto le primarie, allora potremo farcela.
Se così non sarà, prepariamoci a mesi turbolenti nella politica italiana e a novità repentine, perchè il premier-segretario sa benissimo che, non solo il consenso è fluido, ma lo sono anche le dinamiche interne del PD nei territori. E non basterà più farsi una partita alla Playstation con Orfini per risolvere tutto.
E il tutto mentre abbiamo appena approvato una legge elettorale indecente che ora rischia davvero di consegnare il paese in mano a Grillo o a Salvini.
E davvero noi vogliamo dare la colpa di tutto questo a Pastorino? Urgono riflessioni intellettualmente oneste, non fantasticazioni…
Scegliete voi. (NB: post con punta d’ironia)
Fernando Alonso che si dice convinto che la Ferrari 2015 di Vettel/Raikkonen (1 vittoria e 5 podi in 5 gran premi) vada piano esattamente come la sua Ferrari 2014 (2 podi in 19 gran premi!), mi ricorda Renzi quando accusa i Labour inglesi di aver perso perché troppo di sinistra, mentre in Scozia un partito, ben più radicale e di sinistra, ha strappato loro 56 seggi su 57 e molti analisti politici British imputano la debacle proprio alla perdita d’identità post-blairiana.
O difettano entrambi di onestà intellettuale, oppure di capacità di lettura della realtà. Scegliete voi. 😉
A cosa serve cancellare il TFR?
L’operazione TFR che sta mettendo in campo il governo è la classica mossa all’italiana: ti do altri 80€ di qua mentre te ne tolgo almeno altrettanti di là. E magari ti ci faccio pagare anche l’irpef sopra, mentre prima era tax-free.
Non serve alle imprese in difficoltà (che dovranno anzi sborsare più soldi subito) e non serve ai lavoratori (che in caso di necessità possono già adesso chiedere anticipatamente il TFR…). Anzi, vincola tutti quanti alla volontà del premier, convinto che solo facendo girare l’economia si esca dalla crisi, anche a scapito dei risparmi delle famiglie.
Io mi aspetto che Renzi cambi verso all’Italia e non che l’Italia cambi verso a Renzi…
Maranello abbassa la tariffa sui rifiuti
Il Comune di Maranello ha abbassato la tariffa sui rifiuti per le famiglie e per chi ha un’attività nella nostra città, ora tra le più basse della provincia. Ben fatto!
(Gazzetta di Modena, 04/10/2014)
La domanda delle domande
L’Europa ripete che all’Italia mancano 40 miliardi. Renzi però continua a dire che non si farà la manovra autunnale, che verranno confermati gli 80€ e che Berlusconi (dopo averci riscritto, in fretta e furia, la Costituzione insieme) non influisce le politiche del governo; tutta la colpa invece è dei “frenatori, sciacalli, gufi”, ecc… (tra l’altro, che noia…).
Sono sempre più dubbioso e lo dico senza pregiudizio. Dubbioso che questa azione di governo che, dopo il siluramento a sangue freddo di Letta (pur mantenendo la stessa alleanza di governo, con lo stesso Parlamento, ma con un Alfano sempre più xenofobo), avrebbe dovuto fare dell’Italia un paese che #cambiaverso, in realtà ci porti in un paio di mesi a dover scegliere tra il commissariamento della “Troika” o l’allargamento (più o meno occulto) della maggioranza di governo a Berlusconi e i suoi nominati.
Saremo presto all’angolo e, lo dico senza fare polemica, si vedono già le prime avvisaglie: il dietro-front sugli insegnanti e la quota 96 o altri provvedimenti che il governo aveva giurato per certi, ma poi spariti nel nulla. E non perchè Renzi sia incapace, ma perchè la situazione è realmente delicata.
Proprio per questo allora non ne usciremo continuando a fare i sarcastici con chi ricorda che non è facendo eleggere i senatori ai consiglieri regionali che rimettiamo in sesto il paese. Tra un po’ la spinta comunicativa di Twitter, dei selfie e delle slides in powerpoint saranno presto inefficaci.
La comunicazione aiuta moltissimo (soprattutto sul breve periodo) ma per consolidare l’azione di un governo vanno fatte le riforme, quelle vere. E possibilmente, vanno fatte nascere all’interno del Partito Democratico e non con accordi segreti con chi, dopo averci messo in questa situazione, si prende persino il lusso di stare all’opposizione.
Renzi, sei ancora in tempo per non diventare come gli “altri”?!
E la Città-distretto ora può davvero partire.
Dopo 5 anni, Sassuolo (città capofila del Distretto) ha un Sindaco del PD a capo di una coalizione di centrosinistra solida, che saprà fare bene alla sua città, insieme agli altri 4 comuni dell’Unione del Distretto Ceramico (Maranello, Formigine, Fiorano e Prignano).
Si parte, finalmente!