Boris Johnson e Nigel Farage, pur vittoriosi nel referendum, hanno già iniziato a scomparire dalla scena politica britannica ed europea. Lasceranno dopo di loro tanti interrogativi a cui dovrà essere data risposta, e che peseranno su milioni di persone.
Aldilà delle innegabili mancanze che può avere una grande organizzazione politico-economica come l’UE, rimane il fatto (ormai chiaramente acclarato) che chi sosteneva strumentalmente la #Brexit lo faceva unicamente per posizionamento politico-personale, e non aveva la minima idea di quello che stava facendo.
Archivio mensile:Giugno 2016
Brexit and M5S.
28 soldoni:
1^ capriola: il 28M5S che in Italia si dice favorevole a rimanere nell’Unione Europea (finalmente!), a Bruxelles (cioè in Europa) continua a votare insieme all’UKIP a sostegno della #brexit.
2^ capriola: e come lo farebbe? Cercando di bocciare una mozione dell’Europarlamento (comunque approvata a larga maggioranza) che chiede di rispettare quanto prima l’esito del referendum britannico.
Quindi cercando di prolungare i tempi dell’uscita del Regno Unito dalla UE, al contrario di quanto invece richiesto dagli elettori UK!!!
Se, come due negazioni equivalgono ad un’affermazione, anche due incoerenze equivalgono ad una “coerenza”, allora tanto di capello…intanto io non ci capisco più niente.
Live from Brexit!
Scegliere proprio la settimana a cavallo del #Brexit per farsi un giretto nel Regno Unito si dimostra più interessante del previsto. Dopo lo shock generalizzato di venerdì mattina, non ho visto nessuno gioire apertamente.
Non c’è gestore di B&B, parcheggiatore, cameriere, passante, (persino il poliziotto) che non ti attacchi la pezza (non richiesta) sul tema e che chieda (a me?!?) cosa fare adesso.
La risposta (ironica) che vorrei dar loro? È che l’Unione Europea non potrà farsi carico di tutto loro. 🙂
Quella che provo a dare nella realtà? È che da questa scelta non si torna indietro, che sicuramente in futuro subiranno contraccolpi, ma che come sempre i britannici troveranno il modo per “sort it out” se, pur nell’isolamento politico, eviteranno di isolarsi ulteriormente culturalmente.
Poi ometto di far presente quanto sarebbe assurdo ostinarsi a seguire la follia di Farage, ma anche qua se ne stanno accorgendo.
Brexit :-(
Cameron si deve subito dimettere, gli inglesi devono capire che ad azioni corrispondono reazioni e la loro volontà va rispettata anche perché la democrazia è sempre sovrana e vanno evitati interlazzi strani che non farebbero altro che indebolire ancora di più il quadro UE-UK. Quando nei prossimi mesi gli altri stati si renderanno conto che non c’è nè gloria, né indipendenza fuori dalla UE ma solo isolamento e crisi, allora vedremo come nessuno seguirà l’esempio britannico. Questo è il giorno più duro di sempre per l’Europa, ma è soprattutto il giorno in cui finisce il Regno Unito di Gran Bretagna ed Irlanda del Nord.24
Follow