Alfanistan.

Il voto del gruppo del Partito Democratico al Senato, di rinnovata fiducia, al Ministro Alfano mi umilia come elettore e come democratico. Non riesco a darmi una spiegazione di un atto politicamente così demenziale. Assurdo che venga invocata la volontà di far andare avanti il governo Letta: le dimissioni di un ministro non fanno cadere un governo, come è risultato evidente per le dimissioni di Josefa Idem (tra l’altro per responsabilità oggettivamente infinitesimali rispetto a quelle di Alfano). A meno che non diamo per assodato che il PD sia completamente succube di Berlusconi, e penso che i dirigenti PD intendessero dire proprio questo!

Bravi! Da oggi il governo Letta sarà più debole, politicamente, ma anche di fronte agli elettori. Un incredibile autogol, soprattutto per chi dice di volere a tutti i costi sostenere questo governo, senza ancora aver minimamente discusso di legge elettorale. Per difendere questo governo, lo si deve difendere, non dagli elettori che non lo comprendono (tra cui me!), ma da chi questo governo lo sta danneggiando irreparabilmente, ovvero Alfano e i suoi comportamenti ingiustificabili!
Almeno avessero la dignità di rinchiudersi nel silenzio, piuttosto che minacciare espulsioni o dare “dei mistificatori, delle merde, dei paraculi” (sic) a chi, da dentro il PD, cerca di rispettare il mandato degli elettori e non i diktat del pluri-condannato Berlusconi.
Un esempio di mediocrità politica senza paragoni!
Vergognatevi, perchè io lo stesso già facendo! Anche per voi.