Due piccioni con una Favia!

Oggi muore definitivamente il Movimento 5 Stelle: l’agonia non sarà particolarmente lunga secondo me, vista la relativamente bassa presenza sul territorio e nelle istituzioni.
Beppe Grillo ha preferito dare un “giro di vite” di mussoliniana memoria per mantenere a vita il controllo totale sulla propria creatura, visto che è consapevole di non avere nè gli strumenti, nè le competenze politiche per farlo democraticamente.
Lui e Gianroberto Casaleggio sono così nervosi ed obnubilati che nemmeno nelle prossime ore si capaciteranno del colpo mortale che loro stessi hanno assestato alla propria credibilità e soprattutto a quella di migliaia di innocenti militanti sparsi per l’Italia.

Interessante le somiglianze con la contemporanea tragicommedia del ritorno di Berlusconi, che ha sconvolto per qualche minuto il mondo salvo poi essere smentito in fretta e furia vista la malaparata, al pari di una scoreggia!
I populismi si sconfiggono così, con la buona politica che si apre in modo INCONDIZIONATO agli elettori. Inizio a credere che le primarie per il premier e quelle in arrivo per i parlamentari siano tra le cause principali della perdità di lucidità del duo populista ed anti-europeista Grillo-Berlusconi e di conseguenza della loro conseguente auto-eliminazione.
OGGI INIZIA LA TERZA REPUBBLICA , avanti così, all’attacco!

Grillo – Favia, Favia – Grillo…

Stasera mi son sorbito Giovanni Favia ad Otto e Mezzo e faccio le mie considerazioni: non credo alla tesi del fuori-onda concordato, ma la mia opinione su di lui non cambia di una virgola: si vende (e si vendeva) per qualcosa che non è (e non è mai stato!).
Non è un criminale, ci mancherebbe, ma ho capito perchè Beppe Grillo l’ha mezzo scaricato. Favia è un ottimo politico, astuto e capace di reggere la parte, ha dei buoni “fondamentali”, se non fosse che non s’è mai messo alla prova come amministratore, mi ricorderebbe per alcuni aspetti Matteo Renzi (di cui scimiotta la parte). Questo Casaleggio e Beppe Grillo lo sanno benissimo e hanno deciso (per il “loro bene”, non per quello del M5S) che andava immediatamente emarginato: il punto di caduta dell’ambizione degli uni va in direzione opposta a quella dell’altro.
Da una parte un’anti-politica solo di facciata ma che utilizza tutti gli strumenti politici a disposizione per affermarsi (Favia), dall’altra demagogia pura che esaspera i soliti populismi italioti (tutti ladri, no all’Euro, no agli stranieri, si a matrimoni gay ma atteggiamenti omofobi, l’aids non esiste ma la cura Di Bella funziona, ecc…) che non può trovare una vera gestione dal basso come fingono di voler fare e soprattutto non potrà mai garantire nessuna prospettiva di governo (e questa Favia furbescamente lo rimarca molto…adesso…).
Hanno paura ad espellerlo subito e brutalmente come fatto con gli altri pesci più piccoli e non vogliono creare un caso “Tavolazzi” elevato al quadrato per paura di spaccare il Movimento, soprattutto in Emilia-Romagna dove la maggioranza sta con Favia. Tutto potrebbe risolversi a taralucci & vino come nella “migliore” tradizione politica italiana ma personalmente credo che alla fine “Casaleggio & Dissociati” lavoreranno dietro alle quinte per convincere, a furia di citazioni di Fabrizio De Andrè, i militanti a trombarlo alla prossima assemblea semestrale, magari in una provincia meno “faviana” delle altre, mentre sul blog di Grillo è già iniziata la propaganda di regime ma il buon Beppe, ancora indeciso, non ci mette la faccia. Immagino siano ore travagliate, quel che è certo che il Movimento 5 Stelle non tornerà quello di prima, e le possibilità che la trasformazione sia “in positivo” sono ridotte al lumicino.