Chi dice cosa a chi…

L’utilizzo della definizione “poteri forti” è sempre stata abusata in Italia. La Camusso poteva benissimo evitare la sparata e criticare in altro modo le politiche del Governo, un’occasione persa. Anche perché, a volergli dare questa lettura, quanti premier italiani sono stati scelti direttamente dal popolo? Ai sensi della Costituzione: nessuno. Nella pratica: una minima parte (io ne individuo sì e no 2 su una cinquantina).
Ma la Picierno… Pina Picierno ha dato dimostrazione delle sue reali capacità politiche (pari a zero) con un fallaccio di reazione che neanche l’ultimo degli esaltati farebbe.

Ecco allora qual’è uno dei principali problemi di oggi: l’esaltazione.
Fare politica come hooligan e lanciare fango e menzogne (ed insultando milioni di cittadini/lavoratori che si associano democraticamente) solo per difendere il proprio capo.
Proprio quel capo al quale, magari solo ieri, gli stessi tiravano il fango e le menzogne che si lanciano al “nemico” di oggi.

La macchina del Fare…

Avanti, sempre avanti. La macchina del Fare non può fermarsi, né rallentare. Deve sempre accelerare. Macinare tutti: dubbiosi, frenatori e gufi. A prescindere, ovviamente, dai contenuti. È la politica che smette di leggere le priorità e i bisogni dei cittadini, ma che è essa stessa a creali mediaticamente, così da apparire sempre sul pezzo. E peccato se ciò non era ciò di cui questo Paese aveva necessità.

Una campagna elettorale di corsa…

#RememberSenna

image

Ricordo Ayrton Senna prima come uomo che come pilota.
Da cosa si misura la dimensione di quella perdita? Dal fatto che sono passati 20 anni ma tutti ricordano perfettamente quel tragico giorno ad Imola.
E tutti hanno una chiara raffigurazione di quello che sarebbe potuto essere e non è stato. E non solo per il Brasile.

L’Europa siamo noi

image

Il 9 maggio è la festa dell’Europa. Il 25 maggio prossimo si terranno le Elezioni Europee: per la prima volta 400 milioni di cittadini, e di 28 stati membri, potranno scegliere direttamente il Presidente della Commissione Europea.

Da qualche tempo l’Europa è diventata bersaglio di politici influenti che preferiscono strumentalizzare biecamente la realtà per raccogliere consenso, piuttosto che prendersi la briga di proporre le riforme di cui l’Unione Europea oggettivamente necessita. Avviene in Italia, ma non solo. È un attacco coordinato da più parti e in più paesi, ma al contempo senza un filo logico né argomentazioni serie.

Sarebbe bello se, in vista del 9 maggio e del 25 maggio, ognuno di noi riflettesse su come sarebbe, nella pratica, la nostra vita senza Unione Europea, senza Europa, lasciando da parte per una volta i facili pruriti provocati dalle sparate di questo e di quell’altro.
Una volta fatto questo e messo da parte il fanatismo, è il tempo però di partecipare al completamento della costruzione dell’identità europea.
Per Unione che sia sempre più politica e non solo economica.

Marcello Dell’Utri perchè estradarlo?

Dico seriamente. E’ stato catturato in Libano in quanto latitante, bene. Ora che sconti tutta la sua pena nel paese nel quale aveva deciso spontaneamente di fuggire. Delle carceri e degli ospedali giudiziari (sapete, si deve curare…) libanesi me ne hanno parlato bene. Quindi, Ministri Alfano ed Orlando, lasciamolo lì e giustamente compensiamo lo stato libanese delle spese che sosterrà per il suo mantenimento agli arresti, quantificabili in circa 1,25€ al giorno. Ci rivediamo tra 7 anni, Marcello. Ciao.

Siamo più di 101!

Su questa maglietta, tra le tantissime firme di democratici di ogni parte d’Italia, c’è anche la mia.
Non credo che la cosa sia importante in senso assoluto, ma lo è moltissimo almeno per me. E’ simbolo perentorio del fatto che non dimenticherò e che la gravità di quello che è successo con l’elezione del Presidente della Repubblica non si affievolirà mai!
Caro parlamentare del PD che segretamente (e vigliaccamente!) hai deciso di affossare il progetto del PD, non meriti di stare dove stai. Non c’è tempo che possa cancellare questa ferita, fatta non a Romano Prodi, ma allo “spirito collettivo” del centrosinistra italiano. Qualsiasi sia la ragione, o il capetto, per cui ti sei comportato così, ritieniti un persona piccola e borghesotta, ritorta su sè stessa e incapace di aprirsi ad una fase nuova della politica italiana. Al pari del Bertinotti/D’Alema del ’98, al pari del Mastella/altri del 2007. Goditi pure i tuoi soldoni da parlamentari, ma cammina a testa bassa fino al termine della tua (breve, ne sarò sicuro) carriera politica o perlomeno fino al momento in cui, colpito da un’inaspettata ondata di coraggio, proverai a giustificare pubblicamente le tue ragioni. Ma se avessi avuto qualcosa di politicamente sensato da dire, non avresti aspettato già due mesi.

E ora? Ora si salva l’Italia!

Più che analizzare il voto, credo che si debba analizzare il da farsi. Ok, lo shock è stato grande per tutti. Inutile negare che la campagna elettorale del centrosinistra sia stata inefficace: un buon programma, un ottimo candidato premier , che però non hanno saputo entusiasmare giocando in difesa e dando a Berlusconi la possibilità di personificare su di lui e sul PDL la forza di “rottura”, nonostante sia stato al governo 4 degli ultimi 5 anni, (incredibile!)
Riflettiamo in premessa su alcuni aspetti però:

1) Ci sarebbe molto da recriminare: un anno fa ci dissero che con grande senso di responsabilità il PD non chiedeva le elezioni anticipate ed avrebbe sostenuto il governo tecnico di Monti per non far cadere il paese nell’instabilità. Oggi invece siamo precipitati nell’instabilità più assoluta anche per la mancata analisi sugli ipotetici scenari successivi e le dovute contromisure, ma tant’è.

2) Per la terza volta in 6 elezioni Silvio Berlusconi perde e non avrà la maggioranza in Parlamento. Sarà un animale elettorale ma metà delle volte ha perso ed eppure è sempre lì, vuol dire che è inutile sperare di allontanare Berlusconi dalla politica sconfiggendolo nelle urne, la sua leadership, sia tra i suoi parlamentari che gli elettori, non è di tipo politico ma clientelare, ahimè. Ed è per questo il vero pericolo democratico in Italia.

3) Il risultato di Grillo è oltre ogni previsione ed è dovuto a molti motivi (inerzia dei partiti davanti agli scandali, crisi economica, ecc…) ma anche in parte spiegabile con l’incredibile aspettativa che i media hanno creato su di lui. Aspettativa che lui ha sapientemente saputo coltivare, grazie alle tattiche studiate da Casaleggio e cucitegli su misura! Altro che “censura mediatica” (chi gli crede in questo è uno stolto) e le scene dei giornalisti che assalivano Grillo ai comizi o al seggio (anche a costo di violare il silenzio elettorale!) non facevano che alimentare l’attenzione su di lui, senza però dargli modo di scoprirsi troppo o dover rispondere alle legittime domande, alle quali ogni politico avrebbe il DOVERE di rispondere!

Non andrò oltre nell’analisi del risultato o sui pericoli della deriva populista escogitate da Berlusconi e Grillo, perchè ora il problema più grande è riuscire a gestire la situazione delicatissima in Parlamento (e nel paese!) con una classe dirigente che è in parte delegittimata politicamente (sia per demeriti propri, ma soprattutto perchè vittima del populismo esasperato).

Il dato più allarmante: il 55% degli italiani hanno dato il loro voto a forze che parlano apertamente di uscire dall’Euro, probabilmente senza nemmeno apprezzare in pieno cosa questo significherebbe concretamente.

Non vedo, quindi, chi questa responsabilità possa dimostrarla, se non Bersani.

E’ il momento di usare ora l’incisività che è mancata in campagna elettorale. Il centrosinistra ha la maggioranza alla Camera e ha il diritto di formare un governo. Un governo che sarà necessariamente di minoranza al Senato. 4/5 punti chiarissimi e da fare subito: riduzione dei costi della politica, riforma della legge elettorale, elezione del Presidente della Repubblica, risoluzione del conflitto di interesse e legge anti-corruzione seria!

Mai con Berlusconi! E richiamando ogni senatore ma anche ogni deputato al suo ruolo e alla propria coscienza. Anche perchè in aula non ci saranno spazi per le urla e le strumentalizzazioni proprie di questa bruttissima campagna elettorale. Sarà quindi onere dei parlamentari del Movimento 5 Stelle districarsi tra il caos delle affermazioni del loro capobranco e contemporaneamente dimostrare che in aula non sono eterodiretti da una lussuosa villa di Genova. Sarà loro onere dimostrare che si rendono conto della situazione del paese e che tra Bersani e Berlusconi c’è onestamente un abisso.
Di una cosa son convinto e anche i “grillini” dovrebbero preoccuparsi: a continuare a tirare i sassi contro il centrosinistra Grillo non arriverà mai a governare questo paese da solo! L’unica cosa che otterrebbe, sarebbe un’inevitabile vittoria di Berlusconi alle prossime elezioni (che sono sempre in agguato!), che, ripeto, è pericolo più attuale che mai.

Abbiamo l’occasione storica di cambiare tutto e stavolta di farlo per davvero, non avremo una seconda occasione per qualificarci agli occhi degli elettori per quello che siamo e che vogliamo essere. Ma da soli non lo possiamo fare ed ora deve essere evidente, a tutti quelli che tengono realmente al progresso della nostra comunità, che bisogna scendere dal trespolo e rimboccarsi le maniche, ma per davvero.