Informazioni su Juri

Democraticamente eclettico. Pertanto mi butto su mille cose e non ne faccio bene una.

Non è fascismo, però…

E’ vero: tutta l’inutile strumentalizzazione del furbo Salvini (spalleggiato dall’imbambolato Di Maio) sulla pelle di 150 disperati inermi è indegna. Capisco l’angoscia che molti stanno provando nel vedere le istituzioni del proprio paese comportarsi in modo così insensato.
Ci sono dei “però”…e spero che non mi fraintendiate.
1) Rimango, però, convinto che la tenuta democratica del nostro paese non sia messa in discussione dalle affermazioni, anche estreme, che Salvini e C. fanno sui migranti.
Mi spiego: è evidente come ormai Salvini stesso stia dettando l’agenda comunicativa a tutti. In meno di una settimana nessuno parla più dei morti di Genova, delle difficoltà degli sfollati, delle mancanze dell’attuale governo nella formazione della commissione di inchiesta per la caduta del ponte, della revoca della concessione ad Autostrade (che cadrà presto in un nulla di fatto…), come nessuno chiede più conto ormai delle mirabolanti promessi elettorali grillino-leghiste! (ricordate flat tax, reddito di cittadinanza, taglio delle accise, ecc….BUONANOTTE!).
2) Rimane un altro pericolo però che, con tutta la doverosa solidarietà per i 150 eritrei, comporta invece dei rischi per mezzo miliardo di europei. Ovvero il tentativo pervicace di Salvini e di altri ministri, per conto di qualcuno (ormai facilmente identificabile e che ha “emissari” ormai in ogni paese d’Europa) di disgregare l’Europa, utilizzando anche questa strumentalizzazione emotiva.
Ben vengano le sempre più numerose prese di posizione contro i deliri salviniani, ma penso dovremo difenderci soprattutto da questo tentativo di “ingerenze esterne”: bisogna convincere gli italiani che, sovrani ma isolati, verremmo immediatamente colonizzati finanziariamente e politicamente e tutti noi saremo più poveri e meno indipendenti.
Nel XXI° secolo, l’Italia (come ogni altro paese nella nostra situazione) può essere forte e rispettata, solo se l’Europa conta nello scacchiere mondiale e per farlo dev’essere coesa (anche a costo di qualche piccolo compromesso).
Chi si serve di 150 disperati salvati in mare da una nave militare italiana (e non una ONG) per secondi fini, non necessariamente è un fascista (e chiamarlo così o augurarsi che venga indagato, rischia solo di fare il suo gioco!). Va contrastato ma senza inutili enfasi, nè chiamando a raccolta una nuova “Resistenza” (non scherziamo su queste cose almeno), lavorando senza sosta sulle enormi mancanze ed incoerenze che queste governo del “cambiamento” (in peggio!) sta dimostrando. E per farlo in modo credibile, ci sarebbe ovviamente bisogno di grandi rinnovamenti nel fronte progressista-repubblicano-europeista italiano…

Vittoria di Pirro…

Il Presidente del Consiglio, Conte, è talmente devoto di Padre Pio da aver inserito la cosa nel suo curriculum (non è una facile battuta), mentre Salvini ha addirittura giurato in diretta, in campagna elettorale, sui Vangeli…
Ora io sono notoriamente l’ultimo al mondo che può sindacare sulle incoerenze religiose di altri, ma sull’operato politico del Premier (premier?) e del Ministro dell’Interno (premier!) dico una cosa: il Governo italiano non ha vinto, anzi ha perso!
Per un motivo semplicissimo e lo si capisce anche dalle affrettate dichiarazioni di Salvini e di Conte, che cercano goffamente di far passare il messaggio che “alzare la voce con l’Europa, ha portato alla risoluzione del problema!”.
Ora:
1) la voce l’hai alzata con Malta che ha la metà degli abitanti della provincia di Modena (e non è una battuta neanche questa!), non con l’Europa e non ti hanno considerato uguale.
2) la soluzione non l’ha trovata l’Italia (che invece aveva causato il problema, nonostante sia tra le nazioni europee con il numero pro-capite più basso di rifugiati ospitati!), ma spontaneamente la Spagna.

Bella vittoria! A meno che l’intento non sia quello di entusiasmare coloro che sono sollevati a prescindere dal fatto che siano stati lasciati in mezzo al mare n. 630 “neri”. E vedo che, nonostante i tentativi di dissimulazione vari, non sono affatto pochi.

Il bello (anzi, il brutto) è che questa iperbolica campagna elettorale continuerà fino a quando la Lega non avrà drenato tutti i voti dei poveri 5 Stelle.

Sciacalli contro…

Il discorso è semplicissimo: se un Presidente del Consiglio (incaricato) non ha la capacità, né la forza di proporre un’alternativa per l’unico nome su 15, sul quale il Presidente della Repubblica presenta obiezioni (a mio parere fondate, visto che si parla dei soldi di noi italiani, ma capisco che ci siano opinioni discordanti), allora vuol dire che costui non ha la stoffa, né l’autonomia necessaria per fare il Presidente del Consiglio. I prossimi saranno giorni… mesi, molto difficili: Salvini è stato abilissimo a fregare Di Maio (che ora sarà rottamato dal suo “amicone” Di Battista…) e sapendo che non avrebbe mai potuto governare con 5 senatori di maggioranza, viste le cavolate lanciate in campagna elettorale, ha fatto di tutto per arrivare a questa situazione, per dare la responsabilità del fallimento a qualcun altro e capitalizzare la cosa in termini elettorali (sciacallo!).
A chi invece da’ del traditore a Mattarella, oltre a dire “scantatevi!”, vorrei solo fare notare che il 4 marzo, nessuno ha votato (neanche voi), né per Conte, né per Savona (chi li conosceva fino a 5 giorni fa?). L’unico potere forte che individuo attualmente governare la maggior parte del sentimento comune è il populismo. E la mossa di Mattarella a medio-lungo termine non risolve granché (anzi…), ma andava fatto. E quando accadrà il patatrac, almeno saranno chiare a tutti le responsabilità di ognuno.

0,02€ Vs Ambiente…cosa sceglie l’internauta medio?

Bravi, continuate pure a stracciarvi le vesti per i 5/10 euro in più all’anno! (equivalente di 250/500 sacchetti biodegradabili, sfido chiunque ad usarne di più!) che pagheremo per eliminare, finalmente in modo definitivo, la plastica usa-e-getta dai nostri negozi e supermercati. Ma poi, quando ci ricorderanno che è proprio il Mediterraneo il mare più inquinato di plastiche al mondo, con chi ce la prenderemo?! #LungimiranzaItaliana

La Repubblica dei rosiconi…

maranello

Ora, a mente fredda e senza intento polemico, vorrei dare uno spunto per una riflessione sul vertice Italia-Germania a Maranello.

PRIMA
Per giorni, alcuni nostri concittadini sul web non hanno fatto altro che polemizzare (e fin qua va bene), insultare ed offendere con parole fuori luogo (e qua meno bene).
Poi c’è stato chi s’è inventato la storia che s’erano spesi dei soldi per le ciotole per i cani della Merkel (li avete visti voi i suoi cani? mah!),
C’è stato chi era convinto che togliessero i cassonetti, non come logica misura di sicurezza, ma perchè dovevamo dimostrare ai tedeschi bleffando che noi non produciamo rifiuti,
C’è stato chi malediceva il Comune per lo spostamento del mercato settimanale, che verrà recuperato a breve, o perchè un paio di strade sarebbero state chiuse alle macchine per qualche ora, quando per il giugno maranellese se ne chiudono ben di più e più a lungo!
C’è stato persino chi ha ritenuto di fare comunicati stampa in cui proponeva che invece che a Maranello il vertice si tenesse in mezzo al mare per ridurre costi e disagi.

DOPO
Il giorno dopo spero invece che molti abbiano invece compreso il risalto che ha avuto il nome della nostra città (che ricordo è una città che vive anche, ma non solo, di turismo!) grazie ad un vertice con 12 ministri di due paesi che insieme fanno più di 150 milioni di abitanti.
Ma soprattutto vorrei sperare che, anche chi faceva polemica, in fondo riconosca l’importanza degli accordi nati proprio qui. Aldilà dei 100.000.000.000€ di scambi commerciali tra le due nazioni (ho scritto tutti gli zeri così si fa meglio il paragone con i 1.500€ delle bandiere, spesi per rendere dignitoso il nostro paese durante una vetrina internazionale), ci sono anche gli accordi per la ricostruzione delle aree terremotate e quello del dramma di milioni di migranti che devono trovare soluzione al più presto.
I costi ci saranno anche stati (immagino per lo Stato e per la Ferrari, molto meno invece per il Comune di Maranello, com’è giusto che sia), ma non concepisco come ci si possa focalizzare solo su quelli, senza mettere sul piatto della bilancia tutto il resto, che oggettivamente è certamente più di sostanza.
Da oggi ognuno potrà a tornare a dire la sua, ma spero con un altro approccio.
Il 31 agosto 2016, Maranello è stata definita “simbolo della modernità” e “culla dell’Europa”: non risolverà di colpo tutti i nostri problemi, ma faccio fatica a capire come possa essere percepita come una cosa negativa. Che ci piacciano Renzi e la Merkel o meno, che riteniamo efficaci le politiche che metteranno in campo o meno, questa data rimarrà comunque nella storia della Maranello repubblicana e non solo.
Sta a noi decidere se continuare a perdere tempo in lamentazioni permanenti e in alcuni casi volgari e pertanto inutili, oppure decidere se alzare di livello la discussione con critiche costruttive e coerenti.

Burkini Sì? Bukini NO?

Ma davvero mezza Europa sta scannandosi sul “burkini”? Ci sono le Olimpiadi a Rio, c’è un’estate là fuori da vivere (se siamo un po’ frivoli), c’è mezzo Mediterraneo in guerra (se siamo invece un po’ più “coinvolti”), ma all’improvviso ci prende la smania di attaccare: o quelle donne mussulmane più radicali che lo indossano, o chi, sulla scorta di ragionamenti più o meno condivisibili, lo vieta per legge.
E la cosa divertente è che entrambe le fazioni si appellano allo stesso valore: la laicità dello Stato.
Vabbè, nonostante capisca le ragioni che stimolano il dibattito sul tema, (anche se fine a sè stesso) e che discutere e parteggiare sia il sale della democrazia, quando però sento dire da un Ministro della Repubblica affermare, dal basso dell’incapacità politica di cui ormai siamo a conoscenza, che in Italia non andrebbe vietato SOLO per evitare degli attentati nel nostro paese…beh…questo ti fa davvero cascare le braccia.

Putin ed Erdogan: fascio e + fascio.

Solo pochi mesi Russia e Turchia vivevano una fortissima crisi nei rapporti bilaterali (caccia russo abbattuto dall’aviazione turca, turchi espulsi dalla Russia, accuse reciproche di terrorismo!).
Ora Putin ed Erdogan stringono di fatto un patto di ferro e io non ho mai visto un cambiamento così repentino nella politica estera di due potenze militari.
A differenza di chi (come il sottoscritto) ha sempre accusato di autoritarismo (ormai trasformato in una dittatura strisciante) entrambi i governi, sono proprio curioso di vedere come commenterà chi fino ad ieri dava del fascista ad Erdogan e dello statista a Putin, o viceversa.
Gli estremismi alla lunga arrivano a toccarsi. Sempre.

Sul golpe in Turchia…

…forse non sapremo mai cosa sia successo davvero: le tante stranezze di un putsch durato solo poche ore, dei soldati dentro a carri armati che si sono arresi a cittadini disarmati, dell’aereo personale di Erdogan che ha girato ore sopra Istanbul col transponder acceso, ecc…
Più facile, invece, prevedere quello che purtroppo accadrà.
Sia chiaro: vedere militari che scendono con i blindati nelle strade del proprio paese, rimane sempre una grossa ferita per la democrazia a cui non ci si può abituare, a maggior ragione in un paese europeo dove il governo è stato democraticamente eletto.
Ma anche se Erdogan è stato democraticamente eletto non significa che stia governando democraticamente e che il consenso di cui è dotato sia stato ottenuto senza artifizi. E non per i tentativi di modifica della Costituzione turca, ma perchè: arresta i giornalisti, chiude le televisioni non allineate, mette in galera funzionari dello Stato a lui non fidelizzato, reprime i curdi con la violenza.
Ho visto e sentito alcuni che inneggiano ad Erdogan a prescindere, perchè chiedono di rispettare il voto dei turchi. E’ giusto in linea di principio: il “Sultano” va affrontato politicamente, non con l’esercito. Ma non si può voltare però la testa quando si comporta da dittatore, quando fa attaccare dalla polizia i manifestanti pacifici a Gezi Park o quando chiude internet per evitare la diffusione di notizie a lui sgradite.
Ora dopo ora si delinea sempre di più un ulteriore indurimento della sua linea di governo: la richiesta della pena di morte per migliaia di golpisti (?!), l’arresto di magistrati, le accuse agli alleati di aver sostenuto il golpe,ecc… quando invece un leader dovrebbe dimostrare proprio in momenti come questi di essere un grande statista e di meritare, senza trucchi e senza violenze, il sostegno del suo popolo.

Non cedere.

Stamattina alla radio hanno fatto sentire l’opinione di alcuni modenesi sull’abominevole attacco terroristico di ‪‎Nizza‬. Uno ha detto che “siamo allo sfascio perché gli islamici non vanno fatti venire qui, dove noi invece gli diamo pure un lavoro”.
Ecco, un’affermazione del genere (e la sua diffusione) è proprio il risultato a cui mirano i terroristi. Minare le fondamenta della nostra società, ormai plurale, e diffondere odio razziale, culturale e religioso: solo così loro possono vincere, e noi non dobbiamo permetterglielo.

Davvero pensate che l’assassino infame di Nizza fosse un kamikaze cresciuto, addestrato ed inviato dall’ISIS? Non più di quanto Breivik fosse stato cresciuto, addestrato ed inviato dal Reich nazista.
È vero, le menti deboli, malate, di questi pazzi trovano ispirazioni diaboliche e pretesti per stragi di innocenti soprattutto nella religione. Ma non è colpa di una religione in generale o di un gruppo etnico.
In Francia vivono meno mussulmani che in Germania, eppure quelle che alcuni definiscono impropriamente “stragi islamiche” colpiscono molto di più il paese francese (e la sua dependance belga), perché?

Ovviamente il terrorismo è un rischio globale, che globalmente va combattuto, ma senza dimenticare e senza confondere che molti episodi accaduti recentemente in Europa trovano spiegazione, più che nel fondamentalismo religioso su larga scala (utilizzato invece come pretesto), piuttosto in quei casi quando fragilità psichiche si innestano su un forte disagio sociale, in banlieux degradate, non presidiate dallo Stato ed ormai sempre più abbandonate a loro stesse.
E la reazione non può essere solo di pancia, caro radioascoltatore concittadino, ma soprattutto di testa.
Ogni volta, cerco di fare tesoro di quella che è stata la risposta della nazione norvegese alla follia di Breivik qualche anno fa. Sforziamoci tutti, sennò vincono loro.