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Democraticamente eclettico. Pertanto mi butto su mille cose e non ne faccio bene una.

#cambiaverso?

Ma ‪‎Renzi‬ non era quello che, quando c’era da far fuori il precedente Presidente del Consiglio (Letta), tuonava contro la presenza di un ministro incompetente (Alfano). Ora il suo governo, oltre ad aver ovviamente confermato Alfano, ne difende uno in odore di corruzione (Lupi). I processi non si fanno sui giornali, è ovvio, ma la dignità del paese va tutelata.
Non c’è dubbio: il verso è proprio cambiato. E io rimpiango sempre di più Josefa Idem.

Job’s act: dov’è finita l’onestà intellettuale?

Sul “Job’s act” non scrissi molto quando venne approvato. Volevo dare il beneficio del dubbio a Renzi e al governo, visto che molto si giocava sui decreti attuativi e che il gruppo parlamentare del PD aveva dato (all’unanimità!) determinate garanzie.
Ora questo di questo dubbio il governo non può beneficiare: la norma sui licenziamenti collettivi, nonostanza il parere contrario sia della maggioranza renziana che della minoranza non-renziana del PD è un altro schiaffo di una lunga serie.
Non mi si tiri fuori l’argomento della strategia politica e del compromesso con gli alleati di destra. Qua sono in ballo la giustizia sociale e il destino delle persone che lavorano. E su queste cose vorrei che non si “giocasse a far la politica”, ma che si dessero risposte ai troppi problemi che ha il nostro paese, senza conservatorismi dell’una o dell’altra parte, ma senza tralasciare mai una buona dose di onesta intellettuale.

W l’Italia!

Benissimo l’elezione di Sergio Mattarella a Capo dello Stato, nata da una proposta maturata all’interno del PD e poi presentata al Parlamento. Sono sicuro che sarà un ottimo Presidente della Repubblica, come ottimamente ha servito lo Stato nella corso della sua carriera.
A chi si spella le mani applaudendo al “capolavoro” di Renzi, chiedo solo di continuare a stimolare il premier su questa strada a compiere altri miracoli, perché questo, fino ad adesso, m’è sembrato il primo.

Perché Greta e Vanessa non possono essere i due maró.

Cari bulli del web, che paragonate i due Marò con Greta e Vanessa: ma secondo voi, se fossero bastati qualche milione di euro versati all’India per riportarsi a casa Latorre e Girone, noi italiani non avremmo accettato immediatamente? Evidentemente i due problemi sono di carattere completamente diverso, no?
Riassunto: paghiamo per salvare due cooperanti (sprovvedute, non v’è che dire) che rischiavano la morte e fate casino, mentre per due militari (accusati di omicidio) che rischiano un processo, abbiamo già sborsato svariate centinaia di migliaia di euro per i risarcimenti alle famiglie dei pescatori morti (dando tra l’altro così, nei fatti, sostegno alla loro presunta colpevolezza, proprio dei geni… ), ma che sono ancora là?
Salvini, Gasparri e tutti quei savi concittadini che li spalleggiano su questo tema: seppellitevi nella vostra vergogna.

Grazie Presidente Napolitano, ma ora?

Stimo ma ultimamente non stravedevo per il Presidente Napolitano: approccio eccessivamente migliorista e da Prima Repubblica, a fronte di qualche innegabile colpo da maestro (la “de-facto” deposizione di Berlusconi, le supera tutte), altre sue intuzioni si sono rilevate non all’altezza (vi siete già dimenticati la cavolata dei 12 saggi o l’incarico ad Enrico Letta con quelle condizioni imposte?). Ma oggi anch’io dico Grazie Presidente, perché quando ad una persona di quasi 90 anni si chiede uno sforzo gravoso, aggiuntivo e non richiesto, per colpa di 101 disonesti, non si può che ringraziarlo. Visto anche come ha affrontato con oggettiva dignità il suo mandato e anelando sempre a quell’unità nazionale, come previsto dalla Costituzione.
Ve li eravate già dimenticati i 101? Spero di no, perché costoro si sono persino guadagnati, con il loro comportamento sconsiderato, l’onore di eleggere per la seconda volta il Capo dello Stato.
Davanti a politici così anche il Presidente Napolitano risulta effettivamente un gigante.

#jesuisCharlieHebdo

Charlie Hebdo

Eccola: Marine Le Pen dopo il terribile attentato a Charlie Hebdo chiede la reintroduzione della pena di morte in Francia.
A Marine andrebbe risposto: “ma che cosa dici?”
Terroristi fanatici prima catturati vivi e poi eliminati a sangue freddo proprio in nome di quello Stato colpito? Ma si può essere più scemi (o populisti, che poi non cambia molto) e, per un pugno di voti in più, far finta di non sapere che è proprio quello a cui anelano questi mostri. Il martirio sarebbe il coronamento della loro azione terroristica e cosa risolverebbe concretamente, se non fomentare il fanatismo? Molto meglio la carcerazione a vita in isolamento, senza deroghe, la morte civile di chi vorrebbe la civiltà morta. E civiltà vuol dire capire la differenza tra vendetta e soluzione.
Catturateli vivi (se potete) e dimentichiamoceli in cella, non cediamo a soddisfare ai loro desideri. Mai.

La rottamazione non arriva alla Farnesina.

Renzi, dopo Franceschini rilancia il rinnovamento al Governo, sostituendo una donna con Gentiloni, nuovo Ministro degli Esteri. Ma non è quello che alle primarie per scegliere il sindaco di Roma (la sua città) prese meno del 15%? E che è stato nominato in Parlamento senza passare dalle parlamentarie? Capisco un tecnico, ma se scegli un politico, come Gentiloni… un minimo di rappresentanza, suvvia!

Chi dice cosa a chi…

L’utilizzo della definizione “poteri forti” è sempre stata abusata in Italia. La Camusso poteva benissimo evitare la sparata e criticare in altro modo le politiche del Governo, un’occasione persa. Anche perché, a volergli dare questa lettura, quanti premier italiani sono stati scelti direttamente dal popolo? Ai sensi della Costituzione: nessuno. Nella pratica: una minima parte (io ne individuo sì e no 2 su una cinquantina).
Ma la Picierno… Pina Picierno ha dato dimostrazione delle sue reali capacità politiche (pari a zero) con un fallaccio di reazione che neanche l’ultimo degli esaltati farebbe.

Ecco allora qual’è uno dei principali problemi di oggi: l’esaltazione.
Fare politica come hooligan e lanciare fango e menzogne (ed insultando milioni di cittadini/lavoratori che si associano democraticamente) solo per difendere il proprio capo.
Proprio quel capo al quale, magari solo ieri, gli stessi tiravano il fango e le menzogne che si lanciano al “nemico” di oggi.

A cosa serve cancellare il TFR?

L’operazione ‪‎TFR‬ che sta mettendo in campo il governo è la classica mossa all’italiana: ti do altri 80€ di qua mentre te ne tolgo almeno altrettanti di là. E magari ti ci faccio pagare anche l’irpef sopra, mentre prima era tax-free.
Non serve alle imprese in difficoltà (che dovranno anzi sborsare più soldi subito) e non serve ai lavoratori (che in caso di necessità possono già adesso chiedere anticipatamente il TFR…). Anzi, vincola tutti quanti alla volontà del premier, convinto che solo facendo girare l’economia si esca dalla crisi, anche a scapito dei risparmi delle famiglie.
Io mi aspetto che ‪Renzi‬ cambi verso all’Italia e non che l’Italia cambi verso a Renzi…