Boris Johnson e Nigel Farage, pur vittoriosi nel referendum, hanno già iniziato a scomparire dalla scena politica britannica ed europea. Lasceranno dopo di loro tanti interrogativi a cui dovrà essere data risposta, e che peseranno su milioni di persone.
Aldilà delle innegabili mancanze che può avere una grande organizzazione politico-economica come l’UE, rimane il fatto (ormai chiaramente acclarato) che chi sosteneva strumentalmente la #Brexit lo faceva unicamente per posizionamento politico-personale, e non aveva la minima idea di quello che stava facendo.
Brexit and M5S.
28 soldoni:
1^ capriola: il 28M5S che in Italia si dice favorevole a rimanere nell’Unione Europea (finalmente!), a Bruxelles (cioè in Europa) continua a votare insieme all’UKIP a sostegno della #brexit.
2^ capriola: e come lo farebbe? Cercando di bocciare una mozione dell’Europarlamento (comunque approvata a larga maggioranza) che chiede di rispettare quanto prima l’esito del referendum britannico.
Quindi cercando di prolungare i tempi dell’uscita del Regno Unito dalla UE, al contrario di quanto invece richiesto dagli elettori UK!!!
Se, come due negazioni equivalgono ad un’affermazione, anche due incoerenze equivalgono ad una “coerenza”, allora tanto di capello…intanto io non ci capisco più niente.
Live from Brexit!
Scegliere proprio la settimana a cavallo del #Brexit per farsi un giretto nel Regno Unito si dimostra più interessante del previsto. Dopo lo shock generalizzato di venerdì mattina, non ho visto nessuno gioire apertamente.
Non c’è gestore di B&B, parcheggiatore, cameriere, passante, (persino il poliziotto) che non ti attacchi la pezza (non richiesta) sul tema e che chieda (a me?!?) cosa fare adesso.
La risposta (ironica) che vorrei dar loro? È che l’Unione Europea non potrà farsi carico di tutto loro. 🙂
Quella che provo a dare nella realtà? È che da questa scelta non si torna indietro, che sicuramente in futuro subiranno contraccolpi, ma che come sempre i britannici troveranno il modo per “sort it out” se, pur nell’isolamento politico, eviteranno di isolarsi ulteriormente culturalmente.
Poi ometto di far presente quanto sarebbe assurdo ostinarsi a seguire la follia di Farage, ma anche qua se ne stanno accorgendo.
Brexit :-(
Cameron si deve subito dimettere, gli inglesi devono capire che ad azioni corrispondono reazioni e la loro volontà va rispettata anche perché la democrazia è sempre sovrana e vanno evitati interlazzi strani che non farebbero altro che indebolire ancora di più il quadro UE-UK. Quando nei prossimi mesi gli altri stati si renderanno conto che non c’è nè gloria, né indipendenza fuori dalla UE ma solo isolamento e crisi, allora vedremo come nessuno seguirà l’esempio britannico. Questo è il giorno più duro di sempre per l’Europa, ma è soprattutto il giorno in cui finisce il Regno Unito di Gran Bretagna ed Irlanda del Nord.24
Interrogazione comunale sulla situazione in Ondulati Maranello
I lavoratori della ditta Ondulati Maranello da mesi vivono in uno stato d’incertezza. Nel Consiglio Comunale del 21 luglio scorso, ho presentato un’interrogazione per chiedere all’Amministrazione comunale di Maranello un aggiornamento e di continuare a seguire, come ha fatto finora, la situazione, cercando di stimolare, insieme agli enti competenti in materia (Direzione Provinciale del Lavoro ed INPS) una soluzione positiva.
Contrasto al gioco d’azzardo a Maranello!
Il “costo sociale” delle ludopatie in Italia è stimato in circa 6 miliardi di Euro, costi che ricadono su tutti noi cittadini. Ritengo che non sia più moralmente giustificabile un ricorso massiccio ad entrate fiscali derivanti dalla tassazione statale del gioco d’azzardo (videopoker, slot-machine, lotterie istantanee, ecc…).
Il Consiglio Comunale di Maranello del 07/07/2015 ha approvato all’unanimità un Ordine del Giorno che ho presentato sulla prevenzione e il contrasto al gioco d’azzardo. Maranello è stato tra i primi comuni a regolamentare le sale giochi e l’Amministrazione comunale ha intenzione di continuare su questa strada con nuovi strumenti.
Save Greece!
Quello che sto per scrivere forse per molti non avrà politicamente senso: ma penso che sia più legittimo che Tsipras rimetta al popoli greco la decisione sulla trattativa per la ristrutturazione del debito. Ma una volta che un capo di governo, di sua iniziativa (e non perché proposto da altri, cosa che cambierebbe e di molto la situazione!), indice un referendum, allora penso che non dovrebbe dare indicazioni di voto.
Se legittimamente non ritieni di fare una scelta e chiedi al popolo di farlo per te (che è il massimo in una democrazia, sia ben inteso), allora non dici cosa devono votare, perché vuol dire che allora un’idea ce l’hai. E potrebbe sembrare che forse cerchi una via d’uscita decorosa, visto come i sondaggi diano in vantaggio i “SI” all’accordo con la “troika”. Questo non significa che l’Europa non debba muoversi diversamente sul “dramma Grecia”, anzi dovrebbe eccome. Ma la Grecia è davvero in bilico e buttare ogni palla in calcio d’angolo non può essere una tattica da usare per tutti i 90 minuti.
Save Renzi!
Ci risiamo! Il PD prende una sonora batosta elettorale e Renzi (ormai mistificatore anche di sè stesso), dà la colpa alla “sinistra” (aspè…dove l’ho già sentita questa?) mentre ovviamente si auto-assolve.
Poi vedi che la sinistra in Spagna alle amministrative ha appena ottenuto un risultato stratosferico e che Renzi ha imposto al Parlamento una legge elettorale demenziale come l’Italicum, che probabilmente consegnerà il paese a Grillo o a Salvini.
E invece che fare autocritica, il segretario/premier dice “Basta primarie” per paura di essere messo in discussione, dopo averle pretese in ogni sede per arrivare alla segreteria del PD (e, in modo un po’ improprio, anche alla Presidenza del Consiglio). Si vuole fare del PD un partito modello USA, poi ci si blinda e si pontifica con fare tipicamente italico, cercando di dare la colpa a tutto e a tutti (Casson, Paita, Marino, la sinistra, le primarie, i gufi, i sindacati, gli insegnanti, ecc…) senza mai mettersi in discussione.
Qualcosa s’è rotto e va aggiustato al più presto. Il potere per il potere non è mai servito a nessuno, se non a chi aveva l’illusione di esercitarlo. E intanto l’Italicum incombe… Mamma mia…
Regionali 2015: è finita la luna di miele?
Non credo che queste elezioni regionali sanciranno la “fine” del renzismo, ma di certo ne certificano il suo fallimento.
Un dato su tutti: Il PD vince SOLO laddove la destra s’è presentata divisa, a parte l’Umbria “rossa” dove c’è mancato un pelo! Le uniche due regioni in cui il PD ha perso poi (anzi “stra-perso” visto che si toccano le percentuali peggiori di sempre per il centrosinistra sia in Veneto che in Liguria!), sono le uniche due in cui le candidate governatrici erano fortemente caratterizzate come “renziane” e dove Renzi stesso ha speso in prima persona molte energie in campagna elettorale. Batoste durissime con percentuali del 20% sotto le Europee e di almeno il 10% sotto le già conservative aspettative pre-elettorali, un elettorato che non viene ri-attivato, percentuali ampiamente sotto il PD “vecchia ditta” e un’affluenza abbastanza deprimente.
L’arroganza del premier, unita alla miopia dei suoi sostenitori “pasdaran”, hanno portato la nave democratica su una rotta che evidentemente non è più riconosciuta dalla maggior parte del suo elettorato, rivitalizzato il M5S in tutte le regioni (dato molto significativo per le Regionali!) e portato il centrodestra, decotto ed esploso, a contendere alcune “regioni rosse”.
La spinta al cambiamento dei primi mesi del governo Renzi è evidentemente svanita con gli ultimi provvedimenti e vicende. Ora non resta che correggere la rotta, Renzi se ne dovrà rendere conto e se deciderà finalmente di integrare la sua capacità comunicativa con approcci diversi e politiche più consone al partito che dice di rappresentare e al programma con cui ha vinto le primarie, allora potremo farcela.
Se così non sarà, prepariamoci a mesi turbolenti nella politica italiana e a novità repentine, perchè il premier-segretario sa benissimo che, non solo il consenso è fluido, ma lo sono anche le dinamiche interne del PD nei territori. E non basterà più farsi una partita alla Playstation con Orfini per risolvere tutto.
E il tutto mentre abbiamo appena approvato una legge elettorale indecente che ora rischia davvero di consegnare il paese in mano a Grillo o a Salvini.
E davvero noi vogliamo dare la colpa di tutto questo a Pastorino? Urgono riflessioni intellettualmente oneste, non fantasticazioni…
Scegliete voi. (NB: post con punta d’ironia)
Fernando Alonso che si dice convinto che la Ferrari 2015 di Vettel/Raikkonen (1 vittoria e 5 podi in 5 gran premi) vada piano esattamente come la sua Ferrari 2014 (2 podi in 19 gran premi!), mi ricorda Renzi quando accusa i Labour inglesi di aver perso perché troppo di sinistra, mentre in Scozia un partito, ben più radicale e di sinistra, ha strappato loro 56 seggi su 57 e molti analisti politici British imputano la debacle proprio alla perdita d’identità post-blairiana.
O difettano entrambi di onestà intellettuale, oppure di capacità di lettura della realtà. Scegliete voi. 😉